Omicidio Giaccio, Del Gaudio: la famiglia rifiuta il risarcimento
Il 30 luglio del 2000 a Pianura, Giulio Giaccio, giovane operaio 26enne, venne ucciso dalla camorra e sciolto nell’acido: si trattò, però, di uno scambio di persona. Durante il processo, i mandanti dell’omicidio, affiliati al clan Polverino, hanno offerto un risarcimento alla famiglia di Giulio che è stato rifiutato dagli stessi familiari.
“Per 23 anni – commenta il giornalista Leandro Del Gaudio alla trasmissione di Corrado Gabriele, Barba&Capelli su Radioclub91 – questo ragazzo è vissuto come un fantasma, non c’è stata sepoltura perchè è stato ucciso e sciolto nell’acido e anche la memoria di questo ragazzo in qualche modo si era persa, se non fosse per l’attenzione della famiglia che è rimasta forte e compatta attorno al dolore”.
“Finalmente negli ultimi mesi – continua Del Gaudio – ci sono stati tre informatori di giustizia che hanno indicato il luogo dove fu ucciso Giulio Giaccio ammettendo di aver commesso un errore. C’è un processo che questa mattina arriva per la prima volta in aula davanti al Gip Giovanniello e sarà formalizzata quella istanza fatta dai due imputati. Questa mattina la famiglia rifiuterà formalmente quella richiesta avanzata dai due presunti assassini, esponenti del clan Polverino, di risarcire il danno”.
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