Lega: Cantalamessa: basta con la sinistra e la politica di prendere la gente per fame
Gianluca Cantalamessa, napoletano, 54 anni, sposato, con due figli, Laurea in Economia alla Federico II, è dirigente nazionale della Lega e deputato uscente del Partito di Salvini; al Parlamento ha una media invidiabile in aula e in commissione con oltre l’84% di riscontri al voto, quasi 900 le firme in calce ad atti legislativi e 200 gli ordini del giorno presentati, si è occupato principalmente di finanze, tasse e imposte, di minori e di diritto penale; in molti danno per scontata la sua ricandidatura per le elezioni del 25 settembre prossimo, ma lui, che ha già scaldato i motori ed è pronto per la campagna elettorale estiva, si schernisce con spirito da autentico militante della destra e dice di essere a disposizione del partito e del suo leader Matteo Salvini.
d: Onorevole Cantalamessa, cosa ricorda di più di questa legislatura e cosa vorrebbe cancellare?
r: La cosa che ricordo di più sono gli impegni mantenuti, nei 4 manifesti elettorali del 2018 avevamo detto: Stop Fornero, Stop Immigrazione, Flat Tax e Legittima Difesa e sono quattro le cose realizzate nei primi 18 mesi di Governo, quello che invece vorrei cancellare è certamente l’esperienza del governo ConteBis che ha creato un clima divisivo nel Paese e con lui poi la gestione della pandemia, ricordo le difficoltà nella gestione delle vaccinazioni, i banchi con le rotelle, le mascherine inutilizzabili, i tanti italiani morti di Covid e gli enormi danni economici per il Paese.
D: Ha già chiaro quale sarà il suo impegno in questa campagna elettorale?
R: Il mio impegno sarà pari a quello di ogni militante della lega e del centrodestra unito, far capire che esiste un progetto unitario di valori e di idee, a cominciare da maggiore sicurezza, meno tasse, più lavoro e più rispetto per gli ultimi, in contrapposizione ad un centro sinistra diviso su tutto che invece parla di legalizzazione della cannabis, di DDL ZAN, di diritti agli immigrati irregolari, di patrimoniale a scapito di chi invece nella vita lavorativa è riuscito ad affermarsi con le proprie forze e che paga le tasse regolarmente.
D: Questa volta il centrodestra parte decisamente con i favori dei pronostici, la Lega invece?
R: Il centrodestra è in vantaggio e la Lega ne è parte integrante e trainante, nelle ultime settimane in forte ripresa, abbiamo pagato lo scotto di stare in una alleanza di Governo estremamente composita, nella quale però siamo stati portatori di valori e quando c’è stato da difendere gli italiani su provvedimenti come la legalizzazione della cannabis, il DDL Zan, la riforma del Catasto, o lo stralcio dell’articolo 10 a difesa dei tassisti, ci sono state le donne e gli uomini della Lega a fare il proprio dovere e a bloccare quei provvedimenti proposti dalla sinistra che avrebbero creato condizioni inaccettabili.
D: Che fine ha fatto il Patto per Napoli e cosa farà la Lega per la sua città dovesse essere decisiva per il Governo del Paese?
R: Tutti i provvedimenti, gli emendamenti e tutto quello che è stato disposto per Napoli dal Parlamento e dal Governo ha sempre visto il protagonismo e le firme degli esponenti della Lega, continueremo a farlo consapevoli che dopo 10 anni di governo cittadino della sinistra di De Magistris che ha fatto lievitare il debito dei napoletani da 800 milioni a 2,7 miliardi non consentiremo a nessuno di fare “marchette” e “regali” ad amici degli amici, come è abituato a fare il centrosinistra, noi faremo per Napoli e la Campania provvedimenti che consentano ai cittadini di fruire di servizi migliori all’altezza di tutte le altre città e regioni di Italia, chiudendo la porta alle politiche del centrosinistra che ha ridotto alla fame la città per trarne vantaggi elettorali e di potere.
D: Le donne avranno abbastanza ruolo in questa tornata elettorale? E come giudica la fuoriuscita di due importanti figure politiche come Carfagna e Gelmini, tra l’altro Ministre importanti del Governo Draghi, dal centrodestra?
R: Auspico la massima partecipazione delle donne in politica e ricordo che la Lega ha avuto un ministro e numerosi altri esponenti di governo donne, perché crediamo che le donne abbiano una marcia in più e sanno vedere meglio degli uomini quali sono le cose da fare e le scelte che uniscono e che creano condizioni migliorative in politica più degli uomini. (Ndr: su Carfagna e Gelmini, l’onorevole Cantalamessa non si esprime)
D: La sua campagna elettorale, che sia a servizio del partito o direttamente da candidato, come sarà? Può darci qualche indiscrezione, qualche prima idea strategica?
R: Da semplice militante o da candidato al Parlamento sarò attivo per far conoscere agli elettori il programma della Lega e del centrodestra su sicurezza, meno tasse e più lavoro, e al tempo stesso nel poter ascoltare i cittadini nei loro bisogni fondamentali e costruire così risposte concrete su quello che faremo al Governo del Paese, a cominciare ad esempio a predisporre un programma economico e fiscale di saldo e stralcio perché è impensabile che tra settembre e dicembre arrivino milioni di cartelle esattoriali nelle case degli italiani, con la forza di un centrodestra finalmente unito che potrà far valere le ragioni di famiglie e imprese mortificate da anni di governo del centrosinistra; con il Programma per L’Italia che presenteremo in ogni città e in ogni piazza del nostro Paese si vedrà la differenza tra il centrodestra e il resto della politica.
D: Che importanza avranno la sua cerchia familiare e i suoi affetti per la prossima campagna elettorale?
R: La mia famiglia è sempre stata di fondamentale importanza per il lavoro e il mio impegno politico. Fondamentale perché comprende le ragioni e colma le assenze causate dal mio percorso politico e militante. Fondamentale perché sanno e condividono il mio impegno per pari diritti e pari opportunità per tutti i giovani in ogni città e in ogni regione di Italia, sanno che occorre una politica che combatta la disoccupazione giovanile e che superi la difficoltà di tanti giovani specialmente al Sud di vivere di reddito di cittadinanza e di altri espedienti. La condivisione di mia moglie e dei miei figli per l’impegno che metto in politica mi permette di superare anche quei momenti di estrema rabbia o sconforto nel pensare alle migliaia di ragazzi costretti a lasciare questa terra per trovare lavoro e per sopravvivere.
D: Come giudica il lavoro fatto sin qui dal suo partito a Napoli e in Campania e dei suoi colleghi dirigenti e rappresentanti istituzionali?
R: Siamo passati in Campania dal non essere presenti a contare tre consiglieri regionali, un centinaio di consiglieri e amministratori, e tanti dirigenti politici che lavorano in dipartimenti tematici attivi e che stanno fornendo indicazioni fondamentali per costruire il lavoro politico del partito e della coalizione, di questo ne vado fiero. Dobbiamo ancora crescere ma il lavoro fatto in questi quattro anni è stato importante e lascia ben sperare per il futuro, per fare un grande partito anche al sud ci vuole tempo ma stiamo facendo tutti un grande lavoro con persone perbene che vogliono con determinazione interrompere definitivamente la stagione politica del centrosinistra che ha basato la sua politica sul “comprare la fame” dei cittadini.