Napoli, alla Nakba si ricorda la giornalista uccisa
NAPOLI, ALLA NAKBA SI RICORDA GIORNALISTA UCCISA
A 74 anni dalla Nakba l’esodo arabo palestinese in cui oltre 700.000 uomini donne e bambini furono cacciati dai loro territori il centro culturale Handala Alì ha ricordato oggi in un presidio in piazza San Domenico che da allora al popolo arabo palestinese non è ancora concesso di tornare nella loro terra. In tanti si sono riuniti in piazza per ricordare che il diritto di ritorno è sancito dalla legge 194, che difendere la resistenza palestinese e il loro diritto a rivendicare giustizia e per esprimere solidarietà alla famiglia di Shireen Abu Akleh uccisa a sangue freddo dalle forze israeliane che dopo averla colpita mortalmente hanno continuato a sparare ferendo altre persone senza nemmeno un conflitto in corso. Se Shireen fosse stata uccisa in qualsiasi altro luogo l’ Occidente avrebbe reagito diversamente facendo della giornalista un simbolo contro l’oppressione dei popoli. Il diktat due pesi e due misure pare essere da sempre l’unica analisi con cui l’Occidente affronta l’occupazione israeliana per i risaputi interessi economici. La resistenza palestinese non si fermerà mai, niente e nessuno riuscirà a fermarla.