Siani (PD): “dipendenza alcol nei minori un problema. Servono più psicologi nelle scuole!”
Paolo Siani, deputato del Pd, questa mattina a Barba&Capelli, programma di Corrado Gabriele su Radio CRC, ha presentato l’indagine conoscitiva della Commissione parlamentare Infanzia e Adolescenza sulle dipendenze patologiche diffuse tra i giovani:“ è stata un’indagine conoscitiva molto interessante, con tante personalità. Molti hanno sollevato il problema della dipendenza dell’alcool nei ragazzi. Ieri abbiamo parlato di alcol. Io non avevo mai visto un ragazzo in coma etilico. Ora ne stiamo osservando tanti. I ragazzi piccoli bevono troppo e vanno in coma etilico”.
Siani ha, poi, proseguito, parlando degli effetti dell’alcol tra i più giovani: “Ci sono danni neurologici importanti, così come per l’uso di sostanze. Bisogna stare molto attenti e seguire questi bambini. Il ragionamento di ieri, portava ad insistere maggiormente sulla figura dello psicologo a scuola. Questa è fondamentale dopo il momento che stiamo vivendo. Di tante dipendenze, lo psicologo se ne accorge. Possiamo intervenire prima. Ci batteremo molto perché si faccia. Il concetto che cerco di far capire è che non possiamo inseguire il problema inseguendo il danno. È vero che costano un po’ di più ora, ma sicuramente meno adesso che tra dieci anni. La prevenzione funziona meglio della terapia. Il ministro Bianchi lo sa benissimo”.
Sulla sua visita al carcere di Rebibbia, Siani ha concluso: “sapete che sabato è la giornata internazionale per i diritti dei bambini. A Roma ci sono tanti incontri. Non potendo andare ad alcuni di questi impegni, perché siamo in parlamento, abbiamo scelto di festeggiare questa giornata andando nel posto dove i bambini sono, per così dire, calpestati, perché la madre ha commesso qualche reato. La prima parola dei bambini che crescono nelle carceri, non è “mamma”, ma “apri”. Oggi andiamo a Rebibbia per provare a sollevare questo tema affinché vengano spostate queste mamme in case-famiglia e non in carcere, che non fa bene alla salute dei ragazzi”.
Giovanni Ruoppo