Don Matino: “Napoli si difende da sola, ma per vincere deve attaccare”
Don Gennaro Matino è intervenuto questa mattina a Barba&Capelli, trasmissione in onda su Radio CRC, commentando la notizia relativa ai 5 miliardi di debiti del Comune di Napoli: è una cifra enorme, ma solo in Italia abbiamo accumulato quest’anno 120 miliardi”.
Don Matino ha poi commentato l’articolo de Le Figarò: “ho letto con attenzione l’articolo de Le Figaro. L’ho letto con attenzione con lo sguardo incantato del visitatore che apprezza la bellezza della città. La chiama, comunque, “unica” e dice che ha delle potenzialità eccezionale. La mette come terza città per lo sviluppo tecnologico, parla di silicon valley. Poi però la mette dinanzi al suo destino: mal governata, che ha debiti esorbitanti, anche di legalità”.
Il teologo ha evidenziato come l’articolo faccia riflettere: “l’arte di arrangiarsi, spesso, diventa arte di delinquere. Il patrimonio che il padre eterno ci ha messo nelle mani è enorme. La responsabilità di conservarla diventa decisiva. Se in un’altra parte del mondo c’è una mancanza di rispetto dell’ambiente, non risalta quanto a Napoli. Se prendi un quadro di terza classe e lo metti in un angolo, c’è chi se ne accorge. Se metti una tela di Caravaggio e la metti in deposito, la gente si ribella”.
Per Don Matino Napoli è come Maradona, genio e sregolatezza: “nella sua storia si incarna la stessa faccenda di Napoli. È lì che il genio e la sregolatezza si mischiano. Non posso relegare Napoli alla bellezza che Dio le ha dato, ma dopo ci devo mettere la mia opera. Lo so che tutte la volte che mettiamo mano sulla baraonda che è la faccenda organizzativa di Napoli ci sentiamo persi. Napoli si difende da sola, ma per vincere bisogna attaccare”.
Giovanni Ruoppo