‘Sia nel giusto sia nel torto’: “scoprire e scoprirsi con De André”
Annamaria Bozza è intervenuta ieri a Barba&Capelli per presentare lo spettacolo di cui è autrice insieme a Franco Nappi, ‘Sia nel giusto sia nel torto’, in scena il 19 novembre al MAV di Ercolano: “è un’ espressione di Fabrizio De André. Parliamo di lui anche dal punto di vista teatrale, non solo musicale. Portiamo in scena, attraverso cinque meravigliosi artisti i suoi brani visti come il quotidiano. Si ritrovano in questa piazza a conversare”.
‘Sia nel giusto sia nel torto’ si configura come uno spettacolo davvero innovativo: “A volte questa comunicazione del detto e non detto a persone estranee diventa più semplice rispetto all’intimità sociale e familiare. Non è stato affatto difficile riportarlo in teatro. Scoprire e scoprirsi nei suoi tesi è stato meraviglioso. Si parla di un autore al di sopra delle righe, un artista, nonché un individuo pronto ad esprimere dei concetti. Siamo riusciti anche con Francesco Nappi a riportare dei pensieri in maniera molto fluida”.
Sul suo ruolo in scena, infine, Bozza ha concluso il suo intervento: “io canto e suono strumenti percussivi. C’è sempre questa idea dell’amore legata alla morte, del poter digerire una società molto ostica o a volte molte riflessiva”.
Nappi: abbiamo voluto raccontare De André senza raccontarlo
Franco Nappi, autore anche lui di ‘ Sia nel giusto sia nel toro”, è intervenuto poco dopo anche lui, presentando lo spettacolo, osservando come il modus operandi sia stato degno di riconoscimento anche dalla fondazione ‘Fabrizio De André” di Dori Ghezzi: “Noi abbiamo avuto la fortuna di esordire al Maschio Angioino questa estate e abbiamo avuto l’onore di fregiarsi del logo della fondazione De André di Dori Ghezzi che ha patrocinato la prima dello spettacolo. Come ha detto Annamaria l’idea era quello di raccontare De André in maniera diversa e anche difficile. Siamo voluti partire dai testi, credo sia un’idea che sia piaciuta alla fondazione anche per questo”.
Nappi ha osservato come ‘Sia nel giusto sia nel torto’ si proponesse “ l’idea era di raccontare De André senza raccontarlo. Non c’era un personaggio che faceva De André. Proprio perché questo suo modo di essere, ci permetteva di universalizzare questo discorso. È quello che accade ai geni. Non si tratta di un pensiero astratto, ma dei concetti più forti, anche perché più quotidiani”.
Sulle informazioni logistiche circa lo spettacolo, infine: “Noi siamo in scena il 19 novembre al MAV di Ercolano e comincerà alle 21,00”.