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Meteo: domani e dopodomani allerta gialla su tutta la Campania

Meteo: domani e dopodomani allerta gialla su tutta la Campania

La Protezione Civile ha emanato un nuovo avviso per allerta meteo gialla dalle ore 18,00 di di Martedì 2 novembre alle ore 9,00 di Mercoledì 9 novembre.

 

Nel comunicato si apprende, inoltre, che:

A questo quadro meteo è associato un possibile dissesto idrogeologico localizzato con criticità di livello Giallo e possibili fenomeni di impatto al suolo come:

– Ruscellamenti superficiali e possibili fenomeni di trasporto di materiale;
– Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno;
– Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali, possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree depresse;
– Innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc);
– Possibili cadute massi in più punti del territorio;
– Occasionali fenomeni franosi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili.​
​La Protezione Civile della Regione Campania raccomanda agli enti competenti di porre in essere ​tutte le misure atte a mitigare e contrastare i fenomeni attesi, anche in linea con i rispettivi Piani comunali”.

Ancora allerta meteo sul mezzogiorno italiano. Dopo quanto accaduto su Calabria e Sicilia, in arrivo il ciclone Poppea, che, secondo i più importanti network metereologici, porterà un’importante abbassamento delle temperature.

A spaventare, però, sono i possibili effetti delle piogge sul suolo di alcune regioni, falcidiate in estate dagli incendi e, perciò, maggiormente esposte ad un rischio idrogeologico concreto.

Ambientalisti e climatologi preoccupati per il susseguirsi di eventi meteo di questo tipo.

L’ambientalista Del Giudice ai microfoni di Barba&Capelli aveva recentemente posto l’attenzione sul collegamento tra riscaldamento climatico, attività umane ed eventi meteo estremi, come quelli che hanno riguardato la Sicilia:

” Ormai il rapporto è dimostrato da una serie di studi e certificato dai più grandi istituti che si occupano di cambiamenti climatici. Una sola città della Cina inquina quanto il Pakistan. Sono percorsi naturali che sono stati compromessi dal fatto che ne abbiamo alterato le condizioni. L’area del mediterraneo già dal 1990 è stata inserita come soggetta a questi fenomeni”.

Eventi ed allerte meteo si preannunciano, infatti, come una futura normalità per paesi come il nostro. Secondo gli esperti l’aumento della temperature del mar Mediterraneo, certificata anche dalla presenza di alcune forme marine tipiche di acque tropicali, favorirebbe questo tipo di perturbazioni, a causa dello scontro.

Citando Greta, dopo tanti “bla bla” è arrivato per molti paesi è arrivato il momento di agire, anche la difficoltà di questi nel trovare un accordo sul clima, nel corso dell’ultimo G-20, lascia spazio a tanti dubbi e preoccupazioni.

Fonte immagine: Facebook

Giovanni Ruoppo