De Magistris: Berlusconi presidente della Repubblica da pandemia mentale
In diretta a Barba&Capelli è intervenuto Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli, il quale ha poi commentato la mancata approvazione del DDL ZAN: “È una brutta pagina per il senato, il parlamento, la repubblica. La costituzione dice che ci sono persone e che le persone devono avere gli stessi diritti. È una sconfitta di tutti. Se dopo tanti anni e tante maggioranze non si riesce a portare a casa una legge del genere. Si è visto in questi anni quanta violenza ci sia di tipo omofobica e transfobica. Cito solo un caso: Ruben che non riusciva ad avere la carta d’identità perché nato in spagna da coppia omosessuale. Ci contattarono e noi facemmo una bella cerimonia e gli conferimmo la tessera. Mi presi anche una bella denuncia. Il parlamento ieri ha perso una bella occasione. Non finisce qui nella lotta per i diritti, però è veramente una brutta pagina”.
Sull’ipotesi Berlusconi come futuro presidente della repubblica, De Magistris ha aggiunto: “è un momento di pandemia anche mentale. Il momento è pessimo. Chi avrebbe mai detto che Berlusconi sarebbe diventato presidente del Consiglio o che ci sarebbe stato un accordo fra De Luca e Fico. Per me è impensabile che Berlusconi diventi il capo dello Stato. Se per alcuni è possibile, vuol dire che viviamo in un momento di abbassamento della tensione morale. Questo è un momento pericoloso, in cui non c’è molto spazio per idee dissenzienti. Ti distrai un attimo e ti ritrovi Berlusconi presidente della Repubblica. Lavoro? In parlamento opposizione non c’è. Sicuramente Landini è una figura importante. In questa fase non bisogna solo pensare alla transizione economica, ma anche ragionare sui diritti. È uno di quei momenti in cui il conflitto sociale ha un suo perché, dove per conflitto sociale vuol dire non omologarsi. È anche una di quelle fasi in cui chi ha il controllo dei bilanci ha le mani aperte e non ha limiti. Per loro è tutto più facile in questo momento”.
De Magistris, ha infine, commentato la notizia del sindaco Manfredi commissario straordinario per la bonifica Bagnoli: “Ci lascia sorpresi. Sono anni che noi abbiamo combattuto per evitare il commissariamento di Bagnoli. Voglio ricordare come difendemmo Bagnoli quando il governo Renzi voleva metterci le mani sopra. Avremmo voluto quei poteri ordinari per fare più rapidamente tutto quello che non siamo riusciti a fare. Hanno aspettato che me ne andassi, per dare al sindaco quello che spettava al sindaco. Non penso che la tempistica di questa scelta sia casuale. In politica il simbolismo ha un valore. Questo lo dico non perché abbia una qualche forma di rancore, anzi. Sono felice. Sono contento di aver fatto tanto per Bagnoli, nonostante abbiano fatto di tutto per ostacolarci. Difesa dalle speculazioni, bonifiche iniziate, progetti approvati, ordinanza chi inquina paga. Aspettato che me ne andassi per togliere il piombo alle ali. C’è chi usa le istituzioni per fare lotta politica e non leale cooperazione”.