Maria Luisa Iavarone: “Napoli laboratorio socio-educativo contro la devianza minorile e la camorra”
Dalla politica (che non abbandona mai) all’educazione dei ragazzi contro la criminalità. A intervenire a Barba&Capelli, trasmissione di Corrado Gabriele, in onda su Radio Crc Targato Italia, è la professoressa Maria Luisa Iavarone, docente di Pedagogia all’Università Parthenope di Napoli e presidente ass. Artur:
“Fondamentale l’appello dell’arcivescovo. Napoli è un laboratorio sociale ed educativo che lotta contro la criminalità e la devianza minorile. Noi pensiamo ai ragazzi che vivono nella “zona grigia” prima che commettano atti illegali, è qui che devono intervenire le istituzioni”, queste le parole di Maria Luisa Iavarone.
“Siamo la regione più giovane di Italia. Un grandissimo laboratorio di ricerca ma finora non ha dimostrato di brevettare soluzioni efficaci”.
A intervenire nel corso dell’intervista di questa mattina si è unito Leandro Del Gaudio, giornalista de Il Mattino, che ha così commentato l’appello dell’arcivescovo Battaglia di far convertire i criminali: “La guerra di mafia si accanisce sulla vita dei giovani. Pochi giorni fa è stato ucciso un ragazzo di diciannove anni che aveva già un figlio di un anno”.
E , inoltre, si è parlato dell’assenza” della camorra durante la campagna elettorale del nuovo sindaco Manfredi. Ma la camorra è realmente assente in politica?, a rispondere è Del Gaudio:
“A Napoli la camorra non si è mai interessata alla politica a differenza della mafia. La camorra interviene dopo, nelle gare d’appalti, nelle infrastrutture, nell’imprenditoria. Non c’è l’esigenza dei clan di entrare nel Palazzo”.
L’intervista si è poi conclusa sul ruolo degli educatori che “sono un collante tra famiglia, volontariato, scuole”, come ha detto la prof. Iavarone. Una nuova stagione educativa che parta e coinvolga tutti, dentro e fuori le scuole, dentro e fuori i corsi di laurea in contrasto con la camorra.
Potete ascoltare l’intervista integrale cliccando sul link