Alessandra Clemente: poche donne in Consiglio. Oggi a Ponticelli per l’emergenza criminale
Alessandra Clemente, candidata Sindaco di Napoli eletta in Consiglio Comunale per la seconda sua esperienza è intervenuta a Barba&Capelli la trasmissione di Corrado Gabriele.
“Pochissime donne elette in Consiglio comunale, non si è saputo raffigurare quello che a livello di genere offre la città. Tante figure femminili si sono proposte, io ne ho candidate tantissime nelle mie liste, nella maxi coalizione di Manfredi invece non sono state valorizzate. Nel parlamento cittadino siederanno 32 uomini e solo 9 donne, un dato che non fa del bene a Napoli, una città dove le donne sono in prima linea nei suoi ruoli chiave: dall’impresa all’artigianato, dal welfare alla cultura. Detto questo vigilerò e voglio che con le mie colleghe donne ci sia un gioco di squadra in questo senso, anche immaginando che all’interno del Consiglio comunale una donna assuma un ruolo di vertice. Sarebbe bello che ci fosse un’iniziativa bipartisan che andasse in questa direzione”.
Poi, in merito a una domanda sulla faida di camorra che in questi settimane affliigge la zona est della città aggiunge: “Chiedo che la lotta alla criminalità organizzata sia la priorità del Consiglio e di tutte le istituzioni. Occorre essere presenti nei quartieri, io stessa oggi sarò a Ponticelli in visita alla rete di associazioni che sono radicate nella zona. Chiederò che venga potenziato il Municipio di Ponticelli e un forte impegno per il nuovo centro giovanile aperto nel Lotto 0 in un plesso scolastico in disuso. Non devono essere fatti passi indietro ma tanti passi in avanti.
“La politica ha il compito di far pace con la cittadinanza: ho intenzione non soltanto di portare avanti con la mia squadra i punti che ci siamo prefissati già in campagna elettorale, ma anche per far crescere la partecipazione alla politica, per far crescere quel dato, che ad oggi è una sconfitta e che riguarda l’astensionismo. Oggi abbiamo un sindaco e un Consiglio comunale eletti da meno della maggioranza dei napoletani e dobbiamo lanciare la sfida della partecipazione politica alla città”.
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