Vaccini, D’Amore: “Mancano all’appello 150mila persone. Sui miasmi oggi riunione con dipartimento prevenzione”
“Oggi finisce la zona rossa al campo rom di Giugliano e questo scaturisce dai dati. Siamo partiti da oltre 90 contagi e incidenza del 38% su 450 persone. Abbiamo messo un presidio stabile fuori al campo con due medici e c’è stata poi la partecipazione della protezione civile. Siamo soddisfatti che attualmente ci sono solo 2 contagiati. Tra una settimana torniamo per le persone che vogliono vaccinarsi”. Lo ha detto il direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Sulla vicenda dei miasmi e delle migliaia di cittadini in piazza il dirigente sanitario ha sottolineato: “Attraverso il dipartimento prevenzione monitoriamo tutta l’area del territorio e non posso rispondere con precisione ma oggi farò una riunione per capire cosa sta succedendo. Gli screening sono gratuiti per tutti e per la legge regionale c’è un’esenzione su quelli dei valori ematici. Sulla terra dei fuochi c’è un marchio, l’incidenza ci dice quali sono le prevalenze ma non si discostano da altre zone. Ci sono 3-4 aree con incidenza associata agli stili di vita, basta pensare al carcinoma polmonare in un territorio dove si consuma fumo di tabacco. Siamo pronti a riprendere gli screening dopo quasi due anni e bisogna vigilare sulla tutela ambientale”.
Sulla situazione dei contagi D’Amore ha poi proseguito: “Lo scorso anno in questo periodo vivemmo l’onda gigantesca di contagi. La vaccinazione massiva ha limitato la circolazione del virus e questo fa sorgere i dubbi per i no vax con reazioni che non c’entrano con la scienza. Su 1 milione e 60mila abitanti nell’Asl Napoli 2 nord mancano all’appello 150mila persone. Oggi ci scontriamo con questo zoccolo duro pari al 5% che può essere deleterio per la nostra speranza di salutare definitivamente la pandemia”.
Infine il direttore generale ha ricordato il progetto di abbellire i presidi ospedalieri dell’Asl di competenza: “Penso che una persona malata è nel momento di maggiore debolezza e non può stare in un luogo che non dia dignità. Il paziente deve essere in piena coscienza per affrontare il suo percorso patologico. Per noi è importante rendere confortevoli i luoghi di cura e l’iniziativa partita con Jorit al Santa Maria delle Grazie, ora continuerà con altri ospedali. Se pensiamo a Procida l’isola sarà capitale della cultura e agli occhi del Paese non possiamo presentarci con luoghi non degni”.