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Napoli, De Magistris: “Sul bilancio è stato disatteso un impegno formale preso dal Governo”

Napoli, De Magistris: “Sul bilancio è stato disatteso un impegno formale preso dal Governo”

“Il sindaco di Napoli dopo 10 anni è nella parte finale, gestiamo ordinaria amministrazione. Ho una squadra di grandi persone nonostante i veleni di questa campagna elettorale. In Calabria stiamo girando tanto e c’è grande entusiasmo con voglia di riscatto. Mi ha colpito positivamente che senza partito e senza apparati in poche settimane abbiamo raccolto sei liste e questa è già una vittoria. A Napoli invece c’è una campagna elettorale diversa”. Lo ha detto Luigi de Magistris intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.

Poi alla domanda di un ascoltatore sul suo compenso da sindaco mentre fa campagna elettorale in Calabria ha risposto: “E’ molto confuso l’ascoltatore. Sono tra quelli che in assoluto ha il più basso emolumento d’Italia e mi sono dimesso da magistrato rinunciando alla pensione di 7mila euro. In questa fase non c’è la necessità di essere presente fisicamente, ho speso una vita per gli altri e credo che chi fa politica in modo onesto non può prendere meno di chi guida un’azienda privata”.

Poi ha aggiunto: “Nella corsa alla presidenza alla regione Calabria non mi sono candidato consigliere perché il candidato presidente entra in consiglio solo se primo o secondo. Al momento i sondaggi mi danno ultimo ma, se non entro tra i primi due non vado in consiglio. Il mio obiettivo è cambiare la Calabria”.

L’ex pm è poi intervenuto sulla questione del bilancio comunale: “Con il bilancio sta accadendo una cosa molto grave. Ci sono le chiacchiere da campagna elettorale e poi nel silenzio generale c’è stata l’ulteriore condotta discriminatoria per Napoli e contro la sua amministrazione. In primavera la sentenza della Corte Costituzionale ha bocciato un decreto del Parlamento e il Governo si era impegnato a prendere provvedimenti entro il 31 luglio. Il Governo non è riuscito però per quella data e così un mese dopo è arrivato un impegno formale per prorogare i bilanci al 15 settembre mentre per i comuni siciliani fino a novembre. Questo impegno non è stato mantenuto e quindi si è trasformato il bilancio in un tema di campagna elettorale: ci sono assunzioni, servizi e altre decisioni. Andremo in consiglio a una settimana dalle elezioni e i consiglieri uscenti, di maggioranza o ex, si prenderanno la loro responsabilità”.

Infine ha concluso: “Il sindaco e i suoi assessori hanno approvato il bilancio in giunta che riduce il disavanzo. Io sarò presente in consiglio comunale e quindi vedremo chi ha davvero a cuore la città. Ogni giorno ascoltiamo chiacchiere sul bene di Napoli: i partiti non hanno fatto nulla per la città che è stata lasciata sola e senza soldi. Posso dire che darò il benvenuto al presidente Mattarella, sempre attento e sensibile alle esigenze di Napoli. Ci è stato vicino anche nei momenti negativi. Spero che a partire da Manfredi i candidati sindaco abbiano un atteggiamento responsabile e si abbia una transizione”.