Violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, il Garante dei detenuti Ciambriello risponde a Matteo Salvini: “Legga le carte”
“Salvini ha detto questa cosa a caldo senza leggere le 12 pagine della Procura. Qui non si fa processo alle intenzioni. Salvini fa bene a chiedere giustizia e attraverso gli avvocati chieda i video. Il clima si deve rasserenare con l’accertamento della realtà”. Lo ha detto il Garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Poi ha aggiunto: “Ho mostrato più volte apprezzamento per il lavoro della polizia penitenziaria ma in questo momento manifesto la mia solidarietà alla magistratura che in tempi brevi ha fatto luce sugli episodi del 6 aprile 2020. Il giorno 8 aprile segnalai alla Procura di Santa Maria, il 9 ci furono le proteste dei familiari e lo stesso giorno un magistrato di sorveglianza è andato nelle celle rendendosi conto delle lesioni sul corpo di questi reclusi, il giorno dopo si recarono i carabinieri e sequestrarono i video. Qui ci sono chat, immagini e anche il tentativo di manomissione di prova, hanno provato a condizionare la vita in carcere.
Infine Ciambriello ha concluso: “Non è solo una questione di percosse e di lesioni ma di atteggiamenti di un branco che rompe fisicamente la dignità delle persone. Il carcere deve togliere il diritto alla libertà ma non alla dignità. Serve un progetto di accudimento e reinserimento sociale. Quello che mi ha colpito è il senso di impunità che hanno queste persone. Otto sono in carcere e 18 ai domiciliari, si è rotto un rapporto fiduciario e ora deve essere il Dap ad intervenire”.