Politica, D’Angelo: “Ho invitato Manfredi, Bassolino e de Magistris per un confronto sulle proposte. Un azzardo pensare che qualche candidato sia in vantaggio”.
“Non mi candido – ha sottolineato D’Angelo – a rappresentare la sinistra radicale, ma l’esperienza civica, ambientale. Io direi che in generale serve una disponibilità al dialogo per i movimenti sociali che si sono impegnati in città con iniziative di autogestione e di promozione della partecipazione dal basso”.
“In occasione della prima ondata di pandemia – ha detto ancora il candidato sindaco – c’è stata una grande partecipazione e mobilitazione da parte delle esperienze sociali di autogestione che dal basso hanno provveduto a dare risposte alle persone in difficoltà in modo molto tempestivo. Le esperienze vanno valutate nella loro globalità”.
“Io rivendico la mia esperienza civica e sociale in città – ha specificato D’Angelo – ho contribuito a dare una mano. Abbiamo bisogno di politica e soprattutto dei partiti. Senza politica andrebbe tutto peggio, per tutti”.
“Oggi, a 10 anni dal referendum sull’acqua, raccontiamo che non è arrivata la risposta dello Stato. Non abbiamo fatto grandi passi avanti. Ma a Napoli – ha assicurato D’Angelo – possiamo rivendicare di avere un acquedotto ben organizzato. Abbiamo acqua buona e tra le più controllate in Italia. Abbiamo la seconda tariffa più bassa, dopo Milano, tra le principali città del Paese”.
“Abbiamo accumulato troppi ritardi sulla spazzatura – ha detto ancora il candidato sindaco – Scontiamo gli errori del passato. E poi solo il 50% dei napoletani paga la Tari, per questo diventa più onerosa. In questi anni ci saremmo aspettati più impianti di compostaggio distribuiti in più territori, riducendo l’impatto ambientale e anche quello psicologico”.
“Siamo a 140 giorni dalle comunali, non sono tanti, anzi, sono pochi. Noi stiamo lavorando, stiamo recuperando il ritardo accumulato. Mi sembra un azzardo prevedere in vantaggio Manfredi e Maresca. Staremo a vedere. Io lavoro per essere eletto sindaco della città”, ha concluso D’Angelo