Comunali Napoli – Sarracino chiama Insurgencia, si infuria De Luca corteggiato da Maresca e Fico bacchetta i dissidenti
Taisia Raio – Infuria la polemica interna al Pd dopo le parole del segretario Marco Sarracino sul confronto con il centro sociale Insurgencia. Bonavitacola, a nome di De Luca, dice che non se ne parla proprio. Anche il candidato a sindaco Manfredi si mostra freddo e prende le distanze. In realtà l’avvicinamento a Insurgencia riguarda l’imminente apparentamento con Sergio D’Angelo che è disponibile a un confronto e quindi a un’alleanza: gli ex arancioni De Majo, Giordano, Poggiani e Andreozzi sono dentro la lista civica che candida il presidente di Gesco. Anche se lo stesso D’Angelo annuncia la terza lista civica a suo sostegno con la sociologa Stefania Zenga.
Le frizioni interne ai Dem con i deluchiani sul piede di guerra vedono anche le incursioni di Maresca che manda messaggi di stima al governatore: “Ho apprezzato tantissimo le dichiarazioni del presidente De Luca, le istituzioni sono istituzioni e devono collaborare”. Lo ha detto a margine di un incontro con la comunità napoletana dello Sri Lanka. Proprio ieri il governatore campano ha confermato di voler collaborare con il magistrato in caso di una sua elezione a sindaco di Napoli. “Il presidente De Luca – ha aggiunto – è rappresentante della Regione, ci sono partiti di Governo che dovranno impegnarsi per Napoli, ed è chiaro che dovremo dialogare”.
Il magistrato, invece, si mantiene ancora freddo sul leader della Lega: “Se ho organizzato un incontro con Matteo Salvini? Non ancora, vedremo”.
Intanto a Napoli sbarca il presidente della Camera Roberto Fico che nel suo giro al centro storico affronta i temi cruciali: “Se c’è qualcosa che voglio dire ai dissidenti? Assolutamente niente. La città – aggiunge la terza carica dello Stato – conosce il Movimento, sa che io qui a Napoli lavoro per il Movimento 5 Stelle, lavoro per i nostri ideali, i nostri principi e andremo avanti su questo. Abbiamo cose importanti da fare e oggi chi non comprende che un discorso di questo tipo serve ai napoletani vuol dire che non capisce cosa serve alla città”.
Poi su Manfredi: “Una persona attenta, onesta, sincera e molto capace, fuori dalla politica tradizionale, proprio perché è un civico. Manfredi non è di nessuno, è dei napoletani e oggi una parte politica composta da M5s, Pd e Leu lo sostiene per il bene di Napoli”. Poi ammette: “Non ho nessun rimpianto. È vero che in un momento ho pensato alla candidatura a sindaco ma senza dubbio, quando sei presidente della Camera, lasciare le istituzioni all’improvviso, anche per andare a lavorare nella città che ami e che vivi, comunque in qualche modo non funziona e non va bene”.
“Io devo portare avanti il ruolo che mi è stato dato nel 2018 – aggiunge – e lo porterò fino a fine legislatura, era la strada giusta e quando la prendi non hai alcun rimpianto. Io comunque lavoro per la città e i napoletani sanno quanto sono vicino a loro. Io sono di questa città, sono un figlio di Napoli”.