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Sport negato da tre anni, la vergogna del Collana

Sport negato da tre anni, la vergogna del Collana

di Toni Nocchetti

-pronto …Toni ma quando torniamo  a correre al Collana?

– Gianni, ehm, scusami non lo so proprio ma vedrai che prima o poi ce la faremo.

Questa è una telefonata tipo che da quasi tre anni mi capita di ricevere dai nostri ragazzi che per molti anni hanno svolto attività motorie nel complesso sportivo ( atletica e piscina ) dello stadio Collana.

Eppure già a febbraio del 2019 proprio dalle colonne di questo giornale invocavamo  assieme a decine di associazioni l’autorevole intervento dell’allora presidente dell’Anac  Raffaele Cantone .

Il 17 maggio scorso con un decreto del commissario ad acta arch. Pasquale Manduca della regione Campania si dichiara ufficialmente decaduta la convenzione con la società Giano e le si intima il rilascio il 5 giugno 2021 della struttura con la contestuale consegna all’agenzia regionale universiadi e dello sport.

Interessante soprattutto per i non addetti ai lavori scoprire che la risoluzione , apparentemente brusca , della convenzione con la suddetta Giano è causata da una serie incredibilmente grave  di inadempienze .

Trasformazione della compagine societaria , violazione degli obblighi di affidamento con evidenza pubblica dei lavori ,affidamento degli stessi ad operatore sprovvisto delle certificazioni, violazione degli obblighi di tracciabilità finanziaria e , da ultimo, violazione del rispetto delle tariffe per gli utenti.

Se si provano a rileggere con attenzione le puntuali osservazioni del commissario regionale il sospetto che avessimo ragione nel sollecitare il dr. Cantone diventa una certezza.

Il problema è che il mio telefono continua a squillare e a Gianni io seguito a non poter dare una risposta positiva perché la società affidataria ha addirittura presentato un ricorso al Tar per bloccare il provvedimento di decadenza della concessione.

Il secondo problema , di certo più grave del mio imbarazzo, è che possano accade vicende simili senza che nessuno dei protagonisti provi sorpresa , vergogna o , addirittura,  chieda scusa .

A voler approfondire il documento del commissario balzano alla luce i rilievi alla trasformazione della compagine societaria che , inizialmente formata per l’80% dagli ex campioni del calcio Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara , dopo appena due mesi dalla concessione ( settembre 2018) si trasferiva  per il 90% al signor Paolo Pagliara.

Cosa fosse accaduto perché due personaggi simbolo dello sport italiano e cittadino decidessero di sfilarsi da questa impresa non è dato saperlo.

Oggi tuttavia, dopo le gravissime contestazioni rivolte alla società concessionaria , un chiarimento da parte dei nostri ex campioni sarebbe utile.

Avevano capito che gli obiettivi ed i mezzi per realizzarli erano diversi dalle premesse?

Se si , avevano confidato a qualcuno le loro perplessità?

Nel frattempo quasi tre anni sono trascorsi senza che nessuno dei nostri ragazzi potesse rimettere piede sulla pista di atletica ed io continuo a balbettare risposte poco convincenti …

Possibile che a nessuno venga in mente di spiegare come e perché continuano a accade cose simili?