Solite paure, solito buco in difesa e addio qualificazione Champions: il Napoli dei rimpianti
La grande delusione. Come contro il Cagliari il Napoli si fa fermare sull’1-1 dal Verona in casa nella partita decisiva: 4 punti persi e addio qualificazione Champions. Non è bastato il gol dell’ex Rahmani al 60’. Dopo 7 minuti va in scena la solita dormita difensiva che ha caratterizzato molte sconfitte e pareggi di questa stagione. Negli ultimi 20 minuti non c’è più la forza per trovare il gol.
Gli azzurri già nel primo tempo sono nervosi e sentono la pressione di dover vincere. I gialloblu scendono in campo senza alcuna voglia di fare da sparring partner e pressano, mantenendo il pallino del gioco e andando al tiro.
Nella ripresa gli uomini di Gattuso provano a spingere e proprio l’ex trova la respinta giusta su calcio d’angolo. Sembra fatta e invece Hysai si perde Faraoni che sbuca alle spalle infilando Meret.
Mentre a Bologna la Juve vince a valanga, gli azzurri provano il forcing con 5 attaccanti in campo ma non si trova il guizzo o il colpo di fortuna. La stagione finisce con un quinto posto e tanti rimpianti per un girone di ritorno da primato ma spezzata nel momento clou dagli infortuni di tutto il reparto offensivo.
Per Gattuso potrebbe essere questa la partita d’addio. Un tecnico sepolto da critiche e attacchi, sempre in bilico già a gennaio con le voci costanti di allenatori pronti a subentrare nella prossima stagione. Tra errori e sfortuna resta l’amarezza di un ciclo che poteva cominciare puntando sui giovani e su rinforzi in difesa, vero tallone d’achille dei punti persi quest’anno. A Ringhio va il ringraziamento per aver continuato a rispondere sul campo e averci provato fino alla fine insieme ai suoi ragazzi.
Giuseppe Manzo