Palestina, Qaddorah (Comunità Palestinese Campania): “Non è religione, ma libertà negata da 73 anni”
“Viviamo malissimo come comunità quanto sta accadendo in Palestina. Non stiamo dormendo, ci sentiamo fino alle 6 del mattino. Sono 73 anni di Nakba, il disastro delle sofferenze del nostro popolo. Di ciò che sta avvenendo da un mese se n’è parlato solo quando sono partiti i razzi da Gaza”. Lo ha detto Jamal Qaddorah, sindacalista Cgil ed esponente della Comunità palestinese, intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Ha poi aggiunto: “Noi vogliamo la pace ma da 73 anni resistiamo e resisteremo. Il problema è che in questo momento Netanyahu non riesce a formare un Governo e rischia l’incriminazione perché prova a conservare il potere con la guerra. Israele è l’unico Paese al mondo dove le leggi internazionali non sono rispettate. L’assurdità è che nel mese sacro del Ramadan arriva la provocazione della violazione del diritto al culto. La questione non è religiosa ma di libertà e politica perché Israele vuole mettere la sua autorità su Gerusalemme come capitale”.
Qaddorah ha concluso annunciando l’iniziativa del 15 maggio: “Il problema non è Hamas da cui sono distante, serve qualcuno da colpire per mettere a tacere 73 anni di diaspora del popolo palestinese. Sabato si terrà la manifestazione in piazza Plebiscito a Napoli alle ore 16”.