Legalità, Clemente: “Sabato prossimo in piazza Nazionale un murale per la piccola Noemi”
“Dobbiamo procedere verso una città di giustizia sociale. Voglio anche togliere quel paletto messo da chi si crede più furbo”. Lo ha detto l’assessora comunale Alessandra Clemente intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Poi ha aggiunto: “La politica deve avere questa come priorità attraverso i nostri strumenti. Anche in passato abbiamo liberato alcuni cantieri come via Marina. Fra dieci giorni ci sarà un nuovo servizio che non esisteva più come la rimozione dei carri attrezzi: questo consente a chi vuole passeggiare su un marciapiede di poterlo fare senza trovare auto”.
L’assessora ha annunciato la manifestazione sabato prossimo insieme a Don Tonino Palmese della Fondazione Polis: “In piazza Nazionale ci sarà un evento con il Comune e la Fondazione insieme alla famiglia della piccola Noemi. I colori del murale sono stati scelti proprio dalla bambina. Noemi torna nella piazza dove è stata ferita, con la bellezza e con l’educazione con cui bisogna abbattere quei muri. Lavoro e istruzione sono la base per togliere forza ai gruppi della criminalità organizzata. Arrivano notizie di arsenali di armi, comuni sciolti per mafia e clan e per questo i Comuni devono essere rinforzati nei loro servizi di manutenzione”.
Don Tonino Palmese ha poi sottolineato: “Sabato ricorderemo Noemi che è viva dopo essere stata colpita nel 2019 durante una sparatoria. È viva ma attraversa ancora dolori e terapie sul suo corpicino, siamo fiduciosi che la scienza ci regalerà il bene di questa bambina. Essere innocenti a Napoli come altrove diventa un rischio. Nel cuore di piazza Nazionale, sui muri delle strutture comunali sarà realizzato un disegno iniziato da Noemi e quel murale resterà negli anni, questo è il messaggio da lanciare”.
Clemente ha poi concluso: “Sabato noi sogneremo una città a misura di bambini. È un progetto politico e mi auguro che i ragazzi davanti ai bar in quella piazza possano alzare gli occhi dai cellulari e guardare il murale”.