De Gregorio (Eav): “Coprifuoco farsa, per Napoli intervento speciale di 3 miliardi non è uno scandalo”
“Sta andando bene ma speriamo di avere i vaccini anche oggi all’hub di Porta Nolana. Se tutto va bene concludiamo con tutti i dipendenti Eav e passiamo a quelli delle altre aziende. Con Anm siamo già in contatto, Cracco non ci ha ancora scritto e può farlo immediatamente per Ctp”. Lo ha detto il presidente Eav Umberto De Gregorio intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì a venerdì dalle 7 alle 9.
Sulla situazione in città De Gregorio è critico: “Il coprifuoco alle 22 che senso ha? Non lo dico solo io ma i leader di opposizione, ministri e presidente della Regione. Sabato sera sono andato a cena fuori e abbiamo fatto una corsa per tornare a casa alle 22.10. Questa cosa non funziona e mi fa ridere quando si dice che ci vogliono maggiori controlli. È una farsa e chi perde di credibilità è lo Stato”.
Sulla situazione politica il presidente Eav non ha dubbi: “Nel centrosinistra penso che serva una discontinuità con l’attuale Amministrazione e non si avrebbe né con Fico né con Maresca. Fico è continuità culturale e politica, Maresca culturale perché si tratterebbe di un magistrato senza esperienza. Abbiamo bisogno di chi abbia esperienza amministrativa e Manfredi risponde a questo identikit. Bassolino ha le carte in regola per essere candidato ma non ha un partito che lo appoggia: anche questa non è una discontinuità con de Magistris. La Clemente rappresenta voler continuare con questa Amministrazione, la questione primarie mi fa un po’ ridere qui no, mentre in altre città sì. È vero, abbiamo avuto brutte esperienze ma c’è un deficit culturale? Perché solo a Napoli ci sarà alleanza con M5S? Non abbiamo più bisogno di laboratori ma di un’Amministrazione”.
Infine sul debito di Napoli De Gregorio ha concluso: “Eav aveva un credito con la Regione e il Governo ha dato le risorse alla Regione per pagare il debito. Il Comune di Napoli ha un credito politico e culturale come lo scippo del Banco di Napoli che vale 1 miliardo, a cui si aggiungono 25 anni di politiche con Berlusconi e Lega: dare 2-3 miliardi a Napoli non è uno scandalo perché è una situazione eccezionale e di rilevanza nazionale. Avremo 200 miliardi dall’Europa e non troviamo 3 miliardi per la città? Io capisco bene le diffidenze anche di Manfredi perché il sindaco si troverà a gestire una dichiarazione di fallimento ed è ciò che doveva fare anche de Magistris. Questo è il peso che come napoletani ci portiamo e da cui dobbiamo uscire”.