Carcere, Ciambriello: “Ci sono ritardi a Napoli sui vaccini, celle non siano cimitero dei vivi”
“In questo anno di pandemia si sono quintuplicate le situazioni di degrado e solitudine nelle carceri. Solo nello scorso anno abbiamo avuto 9 suicidi, il carcere è diventato il cimitero dei vivi”. Lo ha detto il Garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Poi ha aggiunto: “Il diritto alla salute dovrebbe valere anche per loro con i vaccini. In Italia ci sono 53.600 detenuti, vaccinati 19mila. In Campania 1600 hanno ricevuto la mono-dose. Fa eccezione il carcere di Pozzuoli: su 130 detenute, 122 sono vaccinate”.
Ciambriello ha poi sottolineato un ritardo con Asl Napoli 1: “Ci sono 24 vaccinati su 2103 detenuti a Napoli, bisogna accelerare l’iter sulle strutture dove ci sono ancora contagiati tra detenuti e agenti penitenziari: ricordiamo che per il virus ci sono stati 6 morti tra gli agenti, 5 tra i detenuti e 1 medico”.
Infine, sulle polemiche relative alla giustizia e agli arresti degli ex terroristi il Garante ha concluso: “Bisogna gettare la chiave? O di fronte alla certezza della pena ci dovrebbe essere la qualità della pena. Veltroni dice sui ‘misteri di Moro abbiamo bisogno della verità’: è mai possibile che lo Stato abbia necessità dei pentiti della legge? Dovrebbero cercare questo dentro i processi, non fuori perché ci può essere depistaggio. Basta vedere le botte da orbi tra le toghe. Bisogna chiudere quel periodo storico”.