Napoli, verso le elezioni: cosa ci mostra il sondaggio di sussidiario.net
Taisia Raio – Un sondaggio che mostra il sentiment attuale a Napoli per il futuro sindaco. Lo ha pubblicato sussidiario.net e racconta come il “tatticismo” di Pd-M5S stia portando al risultato minimo: andare al ballottaggio con un buon vantaggio e coagulare il centrosinistra in funziona anti-destra.
Che sia Fico o Manfredi cambia poco di percentuale ma il dato che emerge è come a Napoli si voglia archiviare un’intera generazione politica e di amministratori. Al secondo posto si colloca Maresca e il pm potrebbe anche avere una percentuale per “difetto” visto che non ha ancora ufficializzato la candidatura e messo in campo la macchina organizzativa insieme a Lega e Forza Italia. Anche se la sua collocazione nel centro destra rappresenta un handicap visto che la destra in città non riesce ancora a sfondare.
Al terzo posto, a sorpresa secondo gli umori “social”, c’è Alessandra Clemente che va oltre il 16% chiudendo un terzetto, con Fico e Maresca, di nuova generazione di politici a cui viene chiesto di essere in campo.
A confermare quest’analisi è il risultato deludente di Antonio Bassolino che non raggiunge nemmeno il 9% e testimonia come l’ultra 70enne ex sindaco e ex governatore sia spinto da un entourage di “vecchia guardia” che non sembra sfondare. E se si somma la risicata percentuale dell’8% per D’Angelo, Monti e Rastrelli si comprende come la domanda di “nuovo” sia legata soprattutto a generazioni che si affacciano per età o per percorso per la prima volta alla carica di sindaco.
Ovviamente queste sono previsioni basate su un sondaggio a cinque mesi dalle elezioni ed è prematuro perché gli unici nomi ufficiali sono quelli di Alessandra Clemente e Antonio Bassolino. Però la traccia che serpeggia nel corpo elettorale della città sembra indicare la propria domanda: candidato di nuova generazione per Palazzo San Giacomo e non un usato sicuro.
Inoltre escono fuori anche altri spunti. Il primo riguarda la “bolla” social che spesso enfatizza alcune figure grazie a un tam tam che non ha un sedimento maggioritario nella realtà del territorio, dei luoghi di lavoro e delle università. Un secondo aspetto riguarda lo scenario in cui si troverà il prossimo primo cittadino: la gestione del Recovery Fund e Next Generation EU.
Questo fiume di soldi impone anche la certezza di trasparenza e nell’immaginario Fico, Maresca e Clemente possono garantire la “freschezza” e un maggior vincolo fiduciario, a differenza di nomi già “consumati” con vecchie amministrazioni o gestioni della cosa pubblica.
Infine, c’è comunque l’aspetto di una platea elettorale nata negli anni 2000 che non guarda la politica con le lenti novecentesche: i nati tra il Duemila e il 2003 hanno tra i 21 e i 18 anni, escono fuori da una pandemia e vogliono una città che abbia a cuore l’innovazione digitale e la transizione ecologica oltre a offrire servizi efficienti.