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Covid, Di Mauro (Cotugno): “Struttura piena ma garantiamo assistenza, sui vaccini tutti devono contribuire”

Covid, Di Mauro (Cotugno): “Struttura piena ma garantiamo assistenza, sui vaccini tutti devono contribuire”

“La situazione è abbastanza tranquilla. Sosteniamo la domanda, la struttura è piena ma con il turn over rapido e metodo a fisarmonica riusciamo a dare l’assistenza necessaria”. Lo ha detto il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli Maurizio Di Mauro intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.

Poi ha aggiunto sul problema dei pazienti non Covid: “Il Monaldi è una struttura specializzata e abbiamo notato che c’è un’incidenza alta per mortalità di patologie cardiovascolari. Si arriva tardi in ospedale per la paura del contagio ed è stata un’altra iattura della pandemia. È un dato effettivo, abbiamo avuto pazienti che si sono trascurati”.

Di Mauro è intervenuto anche sul dato del 30% dei medici di base che hanno dato disponibilità per vaccinare: “Non voglio entrare in una polemica ma il dato è questo e tutti dovremmo contribuire. I medici di medicina generale sono fondamentali e possono rivendicare giustificazioni per la loro scelta, ora c’è una parte più operativa perché dobbiamo arrivare alla vaccinazione di massa per uscire da questa pandemia. Spero che alcuni rivedano tale posizione per avere il loro contributo”.

Poi il dirigente sanitario ha concluso: “Stiamo vivendo la terza fase della pandemia. Con l’aumento della temperatura e l’arrivo della stagione primaverile dovrebbe esserci una diminuzione del contagio. Continueremo il turn over dei pazienti per preservare i posti a chi ne ha bisogno. Tutti quelli che arrivano al Cotugno hanno una polmonite abbastanza avanzata. Terapie intensive e subintensive stanno funzionando e rispondono alla domanda senza file al pronto soccorso. Le persone che sono in frontiera sono le stesse di un anno fa e non hanno mollato un attimo. È merito loro se la sanità di questa Regione offre il valore aggiunto dell’umanità”.