Napoli, Clemente: “Per la Villa comunale la collaborazione con i privati riguarda la manutenzione non la gestione”
“La zona rossa è un colpo al cuore alla vita della città. Ciò che potevamo fare in questo periodo era accelerare i cantieri arrecando meno disagi alla città. Via Arcoleo, Corso Vittorio Emanuele e poi via Nuova del Campo, una strada che non si toccava dal 1994, quando venne Clinton a Napoli”. Lo ha detto l’assessora Alessandra Clemente intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Poi sui nuovi cantieri ha aggiunto: “I lavori sono organizzati in due fasi in via Arcoleo con un cantiere di due/tre settimane. La Galleria Vittoria resta una priorità con ispezioni geologiche alla collina di Pizzofalcone, ai consulenti abbiamo chiesto uno studio delle condutture di acqua perché dobbiamo fare in mondo che tra qualche anno non ci ritroviamo sempre con gli stessi problemi. Le vicende condominiali sono state chiuse e le cavità sono state ispezionate”.
Clemente ha poi puntualizzato: “Il lavoro sui cantieri vuole restituire la città in condizioni normali in vista di una rinascita lenta, questo riguarda anche la cura del territorio, vogliamo pianificare l’estate e il Natale del 2022. Quando il mondo ripartirà vogliamo già sapere cosa si farà a Napoli”.
Sulle polemiche per la Villa Comunale la candidata sindaco di Dema ha risposto: “A Pianura c’è un’esperienza straordinaria con tutte le rotonde che sono adottate dalle attività commerciali. L’alleanza pubblico-privato è una sfida perché non esiste più la spesa pubblica del secolo scorso. Per quanto riguarda la Villa comunale mi fa sorridere che la mano che si lamenta del degrado è la stessa che poi si scandalizza se si trova una soluzione. È falso che ci sarà la gestione dei privati ma è solo manutenzione del verde con un’associazione culturale”.
Infine, sulla situazione economica e la crisi del commercio ha concluso: “La dignità non è un bonus. Servono piani triennali per il tessuto economico a partire dal commercio. Sarà una Napoli di rinascita ma ci devono essere le condizioni per permettere di far alzare la saracinesca. C’è la necessità di mettere al centro della vita istituzionale il tema del lavoro e per la nostra città è una priorità con tanti settori in crisi, dal turismo al trasporto”.