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Mafie, Clemente sui murales: “I volti di questi ragazzi vanno protetti quando sono in vita”

Mafie, Clemente sui murales: “I volti di questi ragazzi vanno protetti quando sono in vita”

“Per la giornata della memoria del 21 marzo Luigi Ciotti ha trasmesso alla nostra famiglia questo impegno, mi sento viva e non voglio che accada ad altri ciò che è successo a noi”. Lo ha detto l’assessora comunale Alessandra Clemente nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.

E poi ha aggiunto: “Nemmeno per i figli dei camorristi voglio questo, esiste il segno del potere nei territori: arroganza e piccoli gesti quotidiani. I simboli di potere vanno eliminati perché indicano un successo effimero, la politica deve lavorare attraverso l’impegno, l’istruzione e la cultura”.

Sul caso murales Clemente ha sottolineato: “Sono volti che vanno disegnati nelle stanze delle istituzioni. La memoria è la strada maestra perché è lo strumento per il nostro presente affinchè non accada più. Questi ragazzi vanno protetti in vita per non consegnare loro come destino il carcere o una bara. Ci sono vivi che puzzano di morte e per questo la memoria è determinante contro ‘il non cambia mai niente’ e per rispettare le vittime della criminalità come mia madre e altri innocenti. Non ci devono essere altarini consolatori ma avere vivi i nostri giovani. È un dovere togliere quei segni del potere ma lo è anche fare molto di più. Oggi sono in grado di dare memoria a mia madre grazie alla cultura, non solo come figlia ma anche come cittadina e istituzione. Ieri abbiamo ricordato Francesco Della Corte che due anni fa è stato ucciso a Piscinola”.

Infine per la Giornata della memoria e dell’impegno l’assessora ha anticipato le iniziative: “Il 21 organizzeremo proiezioni con i nomi delle vittime sui palazzi principali di Napoli. Poi tante testimonianze con l’incontro dei ragazzi e delle ragazze. ‘Dobbiamo liberare chi libero non è’ come dice Ciotti. Il senso di riscatto non deve guardare al passato ma al futuro”.