La Campania diventa zona rosso scuro: le critiche a De Luca e i sindacati pronti a manifestare
Taisia Raio – Peggiora di ora in ora la situazione in Campania. La mappa epidemiologica aggiornata dall’Ecdc, il centro europeo per il controllo delle malattia, classifica in rosso scuro anche la nostra Regione, che rientra nelle aree ad altissimo rischio contagio da Covid-19.
De Luca sul fronte zona rossa, restrizioni ed emergenza sanitaria. La prima stoccata arriva dal sindaco, acerrimo nemico, che non lesina critiche dure sulla scelta di chiudere anche parchi e piazze: “Limitare la possibilità delle persone di poter passeggiare in grandi parchi ora che arrivano le belle giornate non è solo una limitazione alla libertà costituzionale ma non la trovo efficace nemmeno sul piano sanitario. Non è semplice poter capire cosa abbia nella testa De Luca. L’applicazione di questo provvedimento non è possibile in una grande città con centinaia di piazze”.
Continua quindi il botta e risposta tra il primo cittadino di Napoli e il Governatore della Campania, polemiche che durano ormai da mesi e che non fanno bene purtroppo alla città. Siamo nel pieno della terza ondata e anziché dare risposte concrete ai cittadini e soprattutto sostegni economici, proseguono gli attacchi reciproci. I tempi però sono cambiati, non siamo più nel marzo 2020, dove le persone seguivano da casa le dirette Facebook del Governatore divertite dai suoi toni folkloristici, oggi regna l’esasperazione e quindi non interessano più le beghe tra le istituzioni locali, si chiedono solamente risposte e aiuti.
Infine i sindacati confederali annunciano sei presidi “tematici” sotto palazzo Santa Lucia a Napoli nelle prossime tre settimane per sollecitare il Governo regionale a riprendere l’interlocuzione con il sindacato. “Avevamo chiesto alla Regione – ha ricordato il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – di arrivare ad un Patto delle priorità. Il punto strategico evidentemente è quello della sanità. Nel pieno di questa epidemia, che vede la nostra Regione tra quelle con il numero più alto di contagi in Italia, è necessario che ci sia un confronto con le organizzazioni sindacali sulla riforma del sistema sanitario regionale. Sono sotto gli occhi di tutti i pronto soccorso in piena emergenza, gli ospedali in sofferenza. Bisogna ridisegnare la sanità, alla vigilia di una grande campagna vaccinale che andrà affrontata al meglio per garantire a tutti i cittadini la migliore assistenza. Dobbiamo ragionare con la giunta, inoltre – ha aggiunto Ricci -, sui servizi essenziali, a partire dai trasporti e sul tema delle diseguaglianze sociali che esistono fra i vari territori di questa regione”. Per la segretaria generale della Cisl Campania, Doriana Buonavita: “Non è più accettabile che con la Regione ci siano momenti e stagioni di alternanza sul dialogo. Dopo un anno di pandemia, c’è ancora la necessità di guardare alla sanità con grande attenzione, c’è bisogno di ritornare ad una tracciabilità per i contagiati, c’è la necessità di intervenire sul lavoro, sulla formazione e sulle tante imprese, esercizi commerciali, aziende che sono in difficoltà. Dobbiamo ragionare su come la Regione intende intervenire sulla spesa per il Recovery Fund. Il premier Draghi e il Ministro Brunetta hanno chiuso uno dei patti più lungimiranti sul lavoro. Un esempio di come, in pochi giorni, si possa raggiungere un risultato che, da soli, non si riuscirebbe a mettere in campo. Il dialogo con Cgil, Cisl e Uil non è di ostacolo ma di aiuto e di sostegno e va ricercato fino in fondo, anche in Campania”.