Economia: 1,7 miliardi per la Napoli-Bari ed emergenza Covid
Un miliardo e 700 milioni per grandi infrastrutture ed emergenza Covid. É l’importo complessivo dei finanziamenti perfezionati nei giorni scorsi dalla Banca europea per gli investimenti a favore dell’economia italiana. Un miliardo è andato alla Sanitá, come seconda e ultima tranche del maxi prestito varato la scorsa estate per far fronte all’emergenza pandemica. Alla linea ferroviaria Napoli-Bari sono stati destinati invece 700 milioni, seconda tranche del prestito complessivo di due miliardi per la piú importante opera infrastrutturale nel Sud Italia negli ultimi 30 anni.
Lo rende noto la Bei in una nota. Un framework loan da due miliardi, pari a circa i due terzi delle risorse necessarie per gli interventi previsti dal ”Decreto rilancio” di luglio scorso per il settore sanitario, era stato firmato lo scorso luglio. A ottobre era stata erogata la prima tranche da un miliardo. La durata del finanziamento è fino a 15 anni. Il prestito sta finanziando gli interventi inclusi nei piani di emergenza predisposti dalle Regioni in risposta alla pandemia; in particolare: rafforzamento della rete ospedaliera con complessivi 8.025 posti in terapia intensiva e semi-intensiva (3.500 nuovi posti letto per la terapia intensiva, 4.225 in semi-intensiva, quattro strutture mobili per 300 posti di terapia intensiva); ristrutturazione di 651 pronto soccorso; materiali di consumo e attrezzature sanitarie; mezzi di trasporto sanitari e personale sanitario aggiuntivo, anche temporaneo, per 9.600 unità; supporto per l’assistenza territoriale, con il
rafforzamento di infrastrutture e sistemi digitali per l’assistenza domiciliare e residenziale e per il monitoraggio da remoto, attivazione di centrali operative regionali per il monitoraggio dei pazienti.
Quanto alla Napoli-Bari, si tratta del più grande finanziamento nella storia della Bei a un singolo progetto in tutta Europa: due miliardi di euro per la realizzazione dell’Alta velocità ferroviaria Napoli-Bari. Dopo una prima tranche di 800 milioni perfezionata a fine 2020, nei giorni scorsi è stata siglata la seconda, per un importo di 700 milioni. Nel corso del 2021 potrebbero maturare i tempi anche per la terza e ultima tranche da 500 milioni. Il finanziamento a favore
della Repubblica italiana, attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, avrà come beneficiario finale Rete Ferroviaria Italiana, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che sta realizzando l’infrastruttura.