Sandro Ruotolo: “Con Draghi è un Governo di emergenza nazionale, bene ministero transizione ecologica”
“È un appello drammatico lanciato da Mattarella e noi come facciamo a dire di no? Più che un Governo di unità nazionale lo vedo come di emergenza nazionale e da questo punto di vista c’è da lavorare in Parlamento”. Lo ha dichiarato il senatore Sandro Ruotolo intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Ruotolo analizza i lati positivi dell’incarico a Draghi: “Vediamo che ci dirà quando si presenterà alle Camere e tra oggi e domani ci sarà la lista dei ministri. C’è un dato positivo: questa alleanza che si è creata a livello politico con il Governo Conte Pd-Leu-M5S ha una maggioranza consistente e sulla quale Draghi potrà contare. I segnali sono positivi perché l’accettazione dell’idea del ministero della transizione ecologica è importante. Qui ci sono da spendere 209 miliardi e quindi ripartire dentro questa emergenza sanitaria. Tutti devono mettere al primo posto l’impegno per il Paese, al di là dei meccanismi della politica. Siamo in un’epoca diversa, la pandemia ha cambiato il Paese, gli stili di vita e anche la politica deve cambiare”.
Rispetto alla scelta dei ministri il senatore del Gruppo Misto non ha dubbi: “Sono scelte politiche se devono essere tecnici. Non so se a Palazzo Chigi possono sedere Renzi e Salvini, se questo è un Governo deve costruire e mettere sui binari il Recovery e il piano vaccinale poi in Parlamento potremo parlare di riforma elettorale. Con il Conte 2 ci siamo focalizzati sul lockdown ma al tempo stesso abbiamo portato a casa l’eliminazione dei decreti Salvini. Per questo voglio che ci siano lo Ius Soli, la Riforma fiscale e il tema del blocco dei licenziamenti. Poi c’è una novità positiva da parte di Draghi che ha sentito le associazioni ambientaliste ed è ripresa così la concertazione con le parti sociali”.
Rispetto alla decisione del M5S Ruotolo ha sottolineato: “Se su Rousseau avessero votato il 99% sì avremmo parlato di votazione bulgara. La mia generazione ha conosciuto i partiti di massa dove c’era confronto in assemblea ma poi ti adeguavi alla decisione del partito. L’unico partito classico oggi è la Lega di Salvini. Per me è follia che la linea debba deciderla una piattaforma digitale perché amo il contatto e le assemblee. Per me devono cambiare i partiti e il loro rapporto con movimenti e società civile. Ieri si sono espressi in 70mila e ho grande rispetto per chi si impegna”.
Infine ha ribadito l’importanza del nuovo ministero per l’ambiente e lo sviluppo: “La transizione ecologica non è un’invenzione ambientalista ma è un dovere perché ce lo impone l’Europa nel Recovery, altri Paesi sono molto più avanti. Abbiamo i cambiamenti climatici in corso, dobbiamo marciare insieme con la questione ambientale che in Campania è drammaticamente attuale: questo ministero non è solo ambientale ma anche economico perché un’azienda deve avere un impatto zero”.