Sorrentino (Cgil): “Eredità della pandemia deve essere la costruzione di diritti per chi lavora”
“La Cgil ha apprezzato che il Presidente incaricato abbia esteso la consultazione anche alle organizzazioni di rappresentanza”. Lo ha dichiarato la Segretaria Nazionale della Funzione Pubblica Cgil Serena Sorrentino intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Sorrentino ha ribadito le richieste del sindacato a Draghi: “Come ha detto Landini la Cgil crede di concentrare l’azione sulla proroga del blocco dei licenziamenti, su un piano per la buona e piena occupazione, sostenere chi prima del Covid non aveva lavoro e quindi un’attenzione al welfare per chi non ha reddito. Penso che il compito della politica sia quello di trovare una sintesi. Credo però che rilanciare la proroga del blocco e una riforma degli ammortizzatori sociali trovi d’accordo anche le imprese. La crisi non può ricadere su lavoratori e disoccupati. Serve una riforma del peso fiscale, il Presidente incaricato è consapevole di dare aiuti al settore produttivo del Paese”.
La leader della Fp Cgil è entrata nel merito anche del piano vaccinale: “Per il Piano Vaccini bisogna assumere più personale e non con la somministrazione di lavoro precario perché anche Draghi ha capito che l’attuale piano andava organizzato meglio. Abbiamo derogato migliaia di norme con i Dpcm ma non una: la possibilità di assumere chi ha titoli, come professionisti sanitari che durante la campagna vaccinale possono essere risorse importanti”.
Infine Sorrentino intravede nelle parole di Draghi la comprensione delle sfide attuali: “In queste ore stiamo interloquendo con il Ministero della Salute per il cambio del Piano vaccinale, a partire dagli insegnanti ma, anche se pensiamo ai lavoratori dell’igiene urbana. Il tema della costruzione dei diritti di chi lavora è una delle eredità della pandemia. E dobbiamo evitare in futuro di dover ricorrere ai ristori o di trovarsi in vertenze come quelle dei navigator e dei rider. Significa che dobbiamo mettere mano a un sistema di protezione sociale. Draghi sta dando un messaggio importante, poi vedremo dalle parole ai programmi ma, l’idea è quella di mettere al centro la cultura e le conoscenze”.