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Acqua, Sergio D’Angelo: “Comune di Marano si scava la fossa, Napoli esempio di efficienza”

Acqua, Sergio D’Angelo: “Comune di Marano si scava la fossa, Napoli esempio di efficienza”

“L’Amministrazione di Marano è suggestionata dall’idea di risolvere il problema invece si sta scavando la fossa perché dovrà pagare con Ottogas che si prepara a chiedere un risarcimento se il Comune decide di rescindere prima”. Lo ha dichiarato il commissario straordinario di Abc Sergio D’Angelo intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.

D’Angelo ha analizzato il caso Marano: “La Regione Campania del 2015 ridefinisce gli Ato e avoca a sé il diritto, l’individuazione del soggetto gestore unico dei vari ambiti. Può farlo in due modi: in house o attraverso appalti con gare internazionali. Il Comune aderisce a una società consortile creata nel 2001 che poi ha selezionato un partner privato Ottogas: quel soggetto che era stato selezionato per 25mila abitanti, oggi dovrebbe gestire un territorio vasto di 250mila. La legge raccomanda che la procedura deve essere pubblica e per quale motivo la gestione di 30 anni? Poi occorreva prevedere una clausola risolutiva affinchè il Comune potesse liberarsi. Gli impianti realizzati devono essere ceduti poi al Comune e quindi il privato deve avere il tempo di ammortizzare”.

Sulla gestione pubblica D’Angelo rivendica la situazione a Napoli: “Il Comune di Napoli ha una sua azienda speciale trasformata in concessione. Un’azienda pubblica non deve per forza essere inefficiente, Abc dispone la tariffa tra le più basse, un’acqua di qualità controllate con 230mila rilievi, 85% è la percentuale di riscossione, 35% è quella delle perdite idriche. I comuni possono mettersi in condizione per assicurare la gestione pubblica anche più di un soggetto privato”.