Napoli, parla Bassolino: “Serve partecipazione contro la crisi sociale, futuro sindaco deve sporcarsi le scarpe e dialogare”
“La politica come rapporto umano, per questo motivo nel rispetto delle regole sono spesso in giro per la città, i social vanno bene ma bisogna guardare le persone negli occhi. So fare in questo modo politica e provo così a dare una mano alla mia città”. Lo ha dichiarato Antonio Bassolino, intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Sulla eventuale discesa in campo come sindaco Bassolino ha risposto: “Molti anni fa nelle competizioni elettorali si presentavano esponenti che non venivano dal mondo politico tradizionale. Questo fenomeno si è accentuato con la crisi della politica e dei partiti. La percentuale di votanti alle ultime elezioni comunali di Napoli del 2016 fu pari al 36,9% di elettori, un dato che deve preoccupare al di là delle posizioni. Un sindaco che viene eletto da questo numero, e non riguarda solo Napoli, diventa un sindaco debole e di minoranza”.
Poi ha aggiunto: “Vedo ancora un’insufficiente azione delle forze politiche su questo tema: come allargare la partecipazione democratica per far eleggere un sindaco con percentuali larghe dei cittadini. Soprattutto in questa crisi del Covid, devono essere coinvolti lavoratori in difficoltà, ad esempio Whirlpool, i disoccupati e tutte le persone della borghesia intellettuale e produttiva. È interesse comune che un sindaco sia più forte e che un secondo dopo l’elezione sia il primo cittadino di Napoli, di tutta la città, capace così di guidarla con una squadra verso il futuro”.
Poi l’ex sindaco ha citato uno storico meridionalista: “Come diceva Manlio Rossi Doria, uno dei maestri meridionalisti, “bisogna sporcarsi le scarpe” che oggi significa andare nei luoghi di sofferenza sociale e civile. Sono stato a Ponticelli, nel Vasto, da solo. Rientravo da Roma e camminando in quei quartieri ho toccato con mano i tanti problemi della nostra città. Andare nei quartieri più popolari, delle periferie e del centro, fermarsi e dialogare con le persone, fare domande: significa imparare tanto. Bisogna avere lo stile giusto, senza fare i saputelli perché la politica è questo: me lo hanno insegnato da ragazzo e l’ho imparato maggiormente quando sono diventato un uomo delle istituzioni”.
Rispetto alla crisi dovuta al Covid l’ex governatore è molto preoccupato: “Siamo ancora dentro una situazione difficile e dobbiamo stare molto attenti in queste feste. Bisogna evitare che possa ricapitare ciò che è avvenuto in estate quando si è dato modo al virus di diffondersi. Il Governo deve prendere decisioni chiare, è decisivo che con Comune e Regione collaborino camminando insieme. Poi dipende dalla responsabilità di ognuno di noi”.
Per Bassolino c’è un virus altrettanto pericoloso per cui serve un altro vaccino: “Bisogna contrastare la povertà. Tra pochi giorni parte il vaccino, non risolve tutto ma è un fattore di grande importanza, noi abbiamo bisogno di un particolare vaccino per l’economia e la crisi sociale. In tutti i quartieri ci sono persone che sono precipitate sotto la soglia della povertà e non lo erano mai state nella loro vita”.
Infine, sugli allarmi che arrivano per i prossimi mesi Bassolino mette in guardia: “Dobbiamo stare attenti a tutto campo. Crescono fenomeni di disperazione sociale, servono persone che si esprimano, entro limiti giusti, ma che reagiscano mettendosi insieme e indicando strade da percorrere. Deve diventare più forte il dialogo tra istituzioni e cittadini, prevenendo l’esplosione sociale. Abbiamo bisogno di partecipazione e di vita democratica”.