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Napoli, Gianni Lettieri: “Abbiamo buttato 10 anni, città caduta in tragedia”

Napoli, Gianni Lettieri: “Abbiamo buttato 10 anni, città caduta in tragedia”

“Abbiamo buttato 10 anni, la città è caduta in tragedia”. A dirlo è Gianni Lettieri, Presidente Atitech ed ex candidato sindaco al comune di Napoli contro de Magistris, intervenuto durante la trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.

“La situazione è spaventosa – ha continuato Lettieri – c’è gente ridotta in povertà costretta a dormire in auto. Noi di Atitech, avendo la mensa abbiamo provato a dare una mano a chi si trova in difficoltà. Ci siamo fatti aiutare dai cuochi di Fratelli La Bufala. Assicuriamo 150 pasti al giorno con menù vario e garantiamo primo, secondo e frutta fino al 6 gennaio. Poi vedremo cosa altro poter fare, non intendiamo fermarci. A Napoli c’è molta economia sommersa, tante persone vivono di espedienti, è scioccante che alla mensa dei poveri si trovino non solo famiglie disagiate ma, anche nuclei familiari che prima conducevano una vita agiata”.

Il Presidente di Atitech vede molto difficile una ripresa nel 2021: “Da parte del Governo c’è buona volontà ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. La Germania stesso nel giorno di chiusura ha assicurato ai negozianti il 70% del fatturato mensile. Non è questione di debito pubblico, il Paese sta morendo. In Italia molte aziende stanno chiudendo, parliamo di quasi il 90%. I primi sei mesi del 2021 saranno complessi. Noi abbiamo anticipato quasi 7 milioni di euro di cassa integrazione ai nostri dipendenti”.

Su Napoli e sulle future elezioni comunali ha infine confuso: “Avevo un progetto ben chiaro per Napoli al di fuori dei partiti. Chiesi una legge speciale per la città, abbiamo buttato 10 anni. E’ bello vedere persone di un certo spessore che vogliono impegnarsi per la ripresa di questa città, ormai caduta in tragedia. Quando mi candidai il debito era di 700 milioni, attualmente la cifra è molto più grave. Sono tutt’ora disponibile per chi vorrà realmente lavorare per Napoli ma, oggi personalmente mi dedico alla mia azienda”.