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Covid-19, parla il Garante infanzia della Campania: “Grande pericolo che i ragazzi spendano tempo sui giochi d’azzardo simulati”

Covid-19, parla il Garante infanzia della Campania: “Grande pericolo che i ragazzi spendano tempo sui giochi d’azzardo simulati”

“In Campania abbiamo alcune aree svantaggiate dove non si ricevono nemmeno i servizi di assistenza sanitaria. Bisogna costruire una solidarietà globale”. Lo ha dichiarato Giuseppe Scialla, Garante per l’infanzia e l’adolescenza in Campania, intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.

Sulle conseguenze della pandemia per i più piccoli Scialla ha affermato: “Il lockdown ha determinato l’obbligo di rinunciare al gioco, allo sport e alle relazioni partendo dalla scuola. C’è il grande pericolo che i ragazzi spendano tempo sui giochi d’azzardo simulati. Save the children ha redatto un report dove si evince il divario sull’accesso a internet. La scuola e la Dad porta alcuni vantaggi come la velocità dello scambio ma si rischia di sopravvalutare la didattica a distanza: la cattedra scambiata per educazione. Bisogna assicurare ai ragazzi i saperi come nutrimento della mente e quelli narrativi come nutrimento del cuore”.

Il Garante ha poi sottolineato un aspetto: “In Campania abbiamo alcune aree svantaggiate dove non si ricevono nemmeno i servizi di assistenza sanitaria. Bisogna costruire una solidarietà globale, il Governatore ha grande attenzione per i bambini ma non si riesce a farli crescere in un contesto di serenità”.

Poi sul tema della violenza domestica in tempi di emergenza Scialla ha aggiunto: “con il Covid i bambini subiscono situazioni familiari delicate, se penso ai figli contesi. Nella Giornata internazionale dobbiamo pensare alla eliminazione della violenza contro le donne, non solo testimoniare di essere contro di essa. Tutti insieme dobbiamo mettere in campo strategie di monitoraggio e prevenzione contro le violenze intra familiari”.

Infine, il Garante ha concluso sui conflitti con al centro i minori: “Non capisco perché i genitori non facciano una riflessione attenta. La conflittualità per il bambino è un trauma che si porta dietro e quindi serve una mediazione e una cooperazione nelle coppie separate”.