“In situazioni di emergenza il consiglio è quello di non alimentare polemiche e lavorare in armonia”. Lo ha dichiarato Antonio Postiglione, Direzione Generale per la Tutela della salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario regionale, intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.

Sulla zona rossa in Campania Postiglione dice: “C’è un miglioramento nei numeri ma le regole d’oro da osservare sono decisive per fronteggiare questa emergenza perché non abbiamo farmaci e siamo in attesa del vaccino”. Sulle polemiche il dirigente ha sottolineato: “mi arrivano proteste per l’organizzazione pubblica ma noi serviamo 6 milioni di cittadini e qualcosa può non andare nel verso giusto. Da poco abbiamo chiuso un accordo con la medicina generale”.

Postiglione ha spiegato la situazione sanitaria in Campania: “come Regione abbiamo predisposto piani operativi per diversi scenari. La carenza che si registra in tutta Italia è la mancanza di medici specialisti. Auspichiamo che il Miur parli con il Ministero della Salute per capire il fabbisogno. Le nuove misure ci hanno permesso di immettere 4mila unità”.

Il dirigente difende l’operato della Regione: “abbiamo un piano ospedaliero approvato dal Ministero della Salute, quello territoriale e straordinario per il Covid. Ci spingono a costruire una sanità diffusa sul territorio, rafforzando quella convenzionata e la rete territoriale. In una situazione di emergenza abbiamo dovuto sospendere tutto ciò che non era urgente e non era direzionato a politiche salvavita. Non abbiamo mai interrotto le reti cardiologiche e per i grandi traumi. Prima si torna all’ordinario e prima rientriamo nell’offerta”.

Infine l’appello di Postiglione: “ai cittadini chiedo di mantenere i comportamenti di responsabilità. Le misure che abbiamo sono il distanziamento sociale, la mascherina e l’igiene delle mani. L’attuazione di queste misure comportano in automatico conseguenze socio-economiche e auspichiamo che il Governo prenda decisioni”.