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Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, familiari vittime: “servono pene più severe”

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, familiari vittime: “servono pene più severe”

Nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne parlano le familiari di donne uccise dai loro partner. Luisa Falanga, la mamma di Emiliana Femiano e Rosaria, sorella di Nunzia Castellano, sono intervenute con la giornalista Giuliana Covella nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.

Luisa Falanga ha la voce rotta dall’emozione: “ricordo mia figlia, l’amore che mi manca. Era buona e si è fidata, non bisogna fidarsi nemmeno dei parenti e degli amici di questi mostri. A me manca terribilmente, siamo distrutti come famiglia, si sopravvive. Il mio messaggio alle donne: l’amore non è mai violenza, al primo segnale andate via e chiedete aiuto. Non accettare ultimi appuntamenti”.

A distanza di 17 anni Rosaria Castellano sottolinea “questo per me rappresenta un giorno di dolore come quella sera del 14 novembre del 2003. È anche un giorno di riflessione per tutte le donne che si sentono vittime. Negli ultimi anni l’opinione pubblica si sta sensibilizzando molto su questa piaga con il contributo dei centri antiviolenza, però a mio avviso si fa ancora troppo poco. Per tutte le vittime e per tutti i familiari: pene proporzionate al reato. Solo così potremo abbassare il numero delle vittime. Per un delitto l’assassino resta in carcere pochi anni tra rito abbreviato e indulto. La vita di una donna non vale 7 anni”.

 

Per la cronista Giuliana Covella, autrice del libro ‘Fiore come me’, bisogna ripartire dalle scuole: “vorrei fare una premessa sgombrando il campo dai luoghi comuni. Oggi vedremo tante dirette e tanti programmi ma l’importante è parlarne. Come giornalisti dobbiamo raccontare il fenomeno in tutte le sfumature e fare memoria”.