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Sorrento, Coppola: “pronto soccorso ospedale chiuso solo per la sanificazione”

Sorrento, Coppola: “pronto soccorso ospedale chiuso solo per la sanificazione”

“Hanno chiuso ai codici verdi e bianchi per un periodo di tempo consentendo la sanificazione dopo l’arrivo dei pazienti Covid”. Lo ha dichiarato il sindaco di Sorrento Massimo Coppola, intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.

Coppola aggiorna sulla situazione in penisola: “a Sorrento l’emergenza è in linea con quella regionale. Si contiene il contagio con la collaborazione dei nostri concittadini. Abbiamo numeri preoccupanti ma non tali da destare allarme rosso. Abbiamo 43 contagiati e sono numeri nel complesso abbastanza contenuti, preoccupa l’accelerata degli ultimi giorni. Le strutture sanitarie sono in difficoltà perché conosciamo tutti la situazione della sanità sul territorio”.

Poi il chiarimento sul pronto soccorso dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia: “sono in contatto con il direttore sanitario sulla chiusura del pronto soccorso. Hanno chiuso ai codici verdi e bianchi per un periodo di tempo consentendo la sanificazione dopo l’arrivo dei pazienti Covid. Dopo queste operazioni il pronto soccorso riapre. Il personale è sottoposto a un grande stress ma non è una vera e propria chiusura, la notizia rischia di far passare un messaggio allarmante alla popolazione”.

Infine le critiche di Coppola ai dispositivi nazionali e regionali: “riuscire a contemperare l’esigenza della salute e dell’economia con una vita normale è molto difficile. Bisogna vedere caso per caso sui vari territori. Noi abbiamo una realtà complessa con un’economia in forte difficoltà perché legata al turismo. Siamo di fronte all’esigenza di non poter bloccare tutto anche se la paura del contagio fa sì che si blocchi ciò che non è necessario. In collaborazione con tutti i sindaci della penisola cerchiamo soluzioni. Dpcm e ordinanze regionali non ci hanno aiutato perché si gettano i problemi sulle spalle dei sindaci”.