Napoli, dall’Asl Na1 i dati dei contagiati trasmessi quotidianamente a Whatsapp e mail del sindaco De Magistris
Continua la querelle tra Regione e Comune. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha affermato più volte di essere stato escluso e di non ricevere i dati relativi ai casi di positività al Coronavirus rilasciati dall’Unità di crisi della Regione Campania. Noi di Barba&Capelli siamo venuti in possesso della documentazione che attesta quanto più volte ribadito dal dirigente dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva ai nostri microfoni: al sindaco vengono recapitate quotidianamente le informazioni relative ai casi di positività al virus, con relativi dati anagrafici, sia tramite applicazione whatsapp, sia tramite posta elettronica. A tal proposito abbiamo chiesto conferma al direttore Verdoliva che ha dichiarato: “al sindaco i dati dei positivi sono messi a disposizione. C’è un grosso problema, quello della privacy con i dati che possono finire in altre mani. Chi lo deve sapere ne è a conoscenza”.
Verdoliva ha poi fatto il punto della situazione su quanto sta avvenendo nelle ultime ore e sull’aumento dei contagi. “Il 10% dei positivi che ha bisogno di ospedalizzazione porta a numeri gravi per il sistema sanitario. Sulla conversione San Giovanni Bosco in ospedale Covid Verdoliva specifica che si tratta di “un ulteriore conversione, dopo il Loreto Mare. Ieri in Unità di crisi convocata nele prime ore del mattino è venuta fuori l’esigenza di coprire l’area metropolitana con una nuova struttura. L’Asl Napoli 1 ha scelto San Giovanni Bosco per un motivo semplice, il Loreto Mare già si sta potenziando con altri 26 posti. Il San Giovanni Bosco è un ospedale che ha alte specializzazioni e abbiamo previsto 40 posti di degenza ordinaria lasciando ortopedia, cardiologia, neurochirurgia e ginecologia con 50 posti. I pazienti affetti da Covid e anche chi avrà fratture o infarti potrà andare comunque al San Giovanni Bosco. Questo è molto importante perché si darà una risposta specialistica”.
La crescita dei numeri vede oltre 3mila positivi e il 10% con sintomi e il direttore puntualizza: “il 10% dei positivi che ha bisogno di ospedalizzazione porta a numeri gravi per il sistema sanitario. Abbiamo 603 nuovi positivi nella nostra Asl Napoli 1 – ha concluso Verdoliva – il punto di non ritorno è il collasso del sistema”.